“Sono trascorsi diversi giorni dagli annunci con cui il ministro Urso aveva fatto sapere che la vicenda relativa alla vendita degli impianti dello stabilimento siderurgico era ormai in dirittura d’arrivo. Siamo al 24 febbraio e ancora nulla è dato sapere in merito. Ragion per cui, è ancora più importante che arrivi a stretto giro una convocazione per un vertice a Palazzo Chigi, al fine di avere lumi intanto sulla cessione degli impianti e poi per affrontare tutta una serie di questioni ad essa connesse.
In primis, va detta una parola certa sul futuro dei lavoratori, di tutti i lavoratori. Continuiamo a ribadire che hanno pari valore, e quindi diritto a vedere tutelati posto di lavoro e tutele, i diretti, gli indiretti e i cassintegrati Ilva in Amministrazione Straordinaria; questi ultimi ancora in attesa di sapere cosa ne sarà di loro nei prossimi mesi, rispetto a quello che era noto: il loro ritorno nel ciclo produttivo da agosto 2025.
Attendiamo il confronto col Governo e lo riteniamo particolarmente urgente anche perché venga data risposta alle nostre sollecitazioni circa incentivo all’esodo e riconoscimento amianto/lavoro usurante”, concludono Francesco Rizzo e Sasha Colautti – Esecutivo Nazionale Usb.