Il Partito Democratico di Taranto non risparmia critiche al Commissario dei Giochi del Mediterraneo, accusandolo di aver tagliato i fondi per la realizzazione di una palestra nel quartiere Paolo VI. Tuttavia, un’attenta ricostruzione dei fatti sembra dipingere un quadro ben diverso.
Stando al comunicato del circolo PD di Paolo VI, il Commissario Ferrarese avrebbe “deciso di punire questa parte della città”, tirando in ballo anche il Governo, il Ministro Fitto e il Ministro Abodi. Una grave accusa, che però non trova riscontro nella realtà dei fatti.
Infatti, come appreso “con certezza”, la decisione di stralciare il progetto della palestra di Paolo VI e di dirottare i fondi su altri interventi è stata presa direttamente dal Comune di Taranto, in un incontro svoltosi negli uffici del Commissario Ferrarese alla presenza del Sindaco Melucci e dell’ex assessore Mattia Giorno, che peraltro fa parte dello stesso PD che ora lamenta la presunta trascuratezza del quartiere.
In quella sede è stato deciso di ampliare il palazzetto polifunzionale Ricciardi nel quartiere Salinella e di aumentare di 10 milioni di euro l’investimento per lo stadio Iacovone. Quindi le scelte contestate dal PD locale non possono essere attribuite al solo Commissario Ferrarese, ma sono il frutto di un accordo tra lo stesso Commissario e il Comune di Taranto.
“Evidentemente, anche in quello che sembra essere il loro sport preferito, ovvero il tiro al bersaglio, il PD è perdente”, commenta ironicamente il Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, avv. Gianluca Mongelli. Parole che sembrano cogliere nel segno, considerando come le accuse mosse dal PD locale appaiano prive di fondamento.
D’altra parte, è comprensibile la frustrazione del Partito Democratico per aver perso ogni voce in capitolo nella gestione dei Giochi del Mediterraneo a causa di ritardi accumulati negli anni passati. Tuttavia, questo non giustifica “gratuiti attacchi nei confronti di chi sta cercando, alacremente, di risistemare ogni aspetto fino ad ora colpevolmente trascurato, per far sì che Taranto abbia i suoi Giochi”, come sottolinea il coordinatore FdI.
In conclusione, le accuse mosse dal PD di Taranto sembrano più un tentativo di scaricare le proprie responsabilità che una reale ricostruzione dei fatti. I dati in possesso dimostrano che le scelte contestate sono il frutto di un accordo tra il Comune e il Commissario Ferrarese, non certo di una decisione unilaterale di quest’ultimo.