La sempre più crescente dimensione internazionale di Taranto non viene esaltata solo dal gradimento dei numerosi turisti che l’hanno scelta come fra le mete più iconiche del Mediterraneo o dai numerosissimi eventi culturali e musicali che vengono ospitati nelle location cittadine più belle.
Ad incrementare la notorietà del capoluogo ionico ci ha pensato anche la prestigiosa rivista National Geographic che, recentemente, con un suo reportage in lingua inglese ha messo in luce come Taranto sia da ritenersi simbolo di un ecosistema marino rigoglioso e di una città che si sta trasformando, affrontando le sfide dell’inquinamento industriale con determinazione e innovazione.
Attraverso un servizio tanto esaustivo quanto approfondito, il notissimo magazine scientifico ha raccontato della presenza di delfini che hanno ripopolato le acque del Mar Ionio grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci.
Amministrazione che ha confermato la sua massima attenzione verso la sostenibilità ambientale con l’adozione di un provvedimento che ha segnato un passo significativo per la conservazione della biodiversità marina e l’uso sostenibile delle risorse: l’istituzione dell’Area Marina Protetta (AMP). Una decisione che, come rimarcato anche dal servizio del National Geographic, si inserisce nel quadro del programma “Ecosistema Taranto”, delineando un futuro in cui la natura e lo sviluppo possono coesistere in armonia.
L’AMP rappresenta un’azione concreta verso la tutela della vita marina e si allinea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare con l’obiettivo 14 “Vita sott’acqua”. Nel ribadire il più alto coinvolgimento nelle tematiche ambientali, il sindaco Melucci tiene a precisare che “ dare vita ad un’area marina protetta è il più chiaro segnale di come la politica cittadina sia orientata verso tutte le forme di tutela ambientale in modo da valorizzare le risorse naturali, soprattutto quelle che vengono garantite dal mare, come motore di sviluppo economico e sociale di una città che guarda al proprio futuro con fiducia, con l’obiettivo di diventare, nell’ambito del processo di transizione giusta, un modello di riferimento nel Mediterraneo.”