Nel fine settimana appena trascorso, nell’ambito dell’attività istituzionale finalizzata alla salvaguardia della sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino e costiero, apposito nucleo ispettivo composto da personale altamente specializzato in servizio presso la Capitaneria di porto di Taranto e Bari ha svolto un’ispezione cosiddetta del “Port State Control” a bordo di una motonave portarinfuse battente bandiera maltese, di stazza superiore alle 50.000 tonnellate, in sosta nel porto di Taranto.
La nave segnalata dalla banca dati europea denominata “THETIS” con un profilo di rischio elevato è stata sottoposta ad accertamenti approfonditi in conformità delle procedure del “Memorandum di Parigi” sul controllo dello Stato di approdo e soprattutto secondo le modalità previste dalla Direttiva 2009/16 dell’Unione Europea, recepita nell’ordinamento nazionale con il D.lgs. n. 53 del 2011 nella sua versione consolidata.
Al termine delle verifiche poste in essere, che hanno richiesto agli ispettori in azione un impegno protrattesi fino a tarda sera, l’unità navale non è risultata conforme agli “standard” di sicurezza previsti dalla normativa internazionale in materia di sicurezza della navigazione tanto da richiedere l’emissione di un provvedimento di fermo amministrativo.
Più dettagliatamente sono state riscontrate circa dieci irregolarità, di cui circa la metà hanno costituito motivo di fermo a causa dell’elevata gravità. Tutte le irregolarità riscontrate a bordo dovranno essere risolte prima della partenza, tra cui quelle legate, in particolar modo:
al mancato funzionamento del sistema di preallarme della discarica di CO2 o l’arresto a distanza della ventilazione in caso di incendio rispettivamente nel locale macchine e nei locali alloggio dell’equipaggio;
al mancato funzionamento del pulsante di “reset” del dispositivo di “BNWAS” che costituisce specifico sistema di allarme con il compito di segnalare e controllare che l’Ufficiale di guardia in plancia sia sempre in condizione di attendere alle sue funzioni;
al mancato funzionamento dell’illuminazione di emergenza della stazione di imbarco della zattera di salvataggio posta a dritta.
Dall’inizio del corrente anno l’attività di “Port State Control” condotta dalla Guardia Costiera di Taranto ha interessato più di 15 unità mercantili straniere, cui si aggiunge anche quella del “Flag State” rivolta al naviglio mercantile nazionale per rilascio della pertinente certificazione di sicurezza statutaria sulla base della normativa nazionale ed internazionale di settore.
L’attività di controllo eseguita dai militari della Capitaneria di porto di Taranto continuerà senza sosta al fine di ridurre e contrastare il fenomeno delle navi “substandard” che scalano giornalmente nel capoluogo ionico e che solcano i nostri mari affinché la navigazione marittima delle unità da traffico sia effettuata nel rispetto degli “standard” previsti per la tutela dell’ambiente marino, dei lavoratori marittimi, della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare.
(foto di repertorio)