I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taranto hanno arrestato due giovani, un trentaseienne e un trentaquattrenne del posto, che avrebbero architettato un piano per appropriarsi dei beni di un’anziana signora.
La donna si è fidata dell’uomo che, fino ad un paio di anni fa, ossia fino a quando le ha comunicato di aver trovato un lavoro più redditizio, l’aiutava regolarmente a sbrigare alcune faccende domestiche e a prendersi cura del giardino.
Un mese fa, l’uomo si è ripresentato a casa della donna, in compagnia di un suo amico, offrendo nuovamente la sua disponibilità. L’anziana ha accolto favorevolmente la sua proposta, ben contenta di avere un “tuttofare” in casa e un autista a sua disposizione per andare a fare la spesa e altre commissioni. Così, per una ventina di giorni, i due si sarebbero dati da fare tra giardinaggio e lavoretti vari in casa.
Ma qualche giorno fa, mentre il trentaquattrenne si offre di accompagnare la signora al supermercato, all’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Taranto, tramite “112” giunge una chiamata in cui un passante comunica di aver notato un uomo scavalcare un muro di cinta ed entrare in una villetta privata.
Immediato l’invio di due equipaggi della Sezione Radiomobile che, in maniera silenziosa, si sono avvicinati alla villa e, dopo aver scavalcato, a loro volta, il muro di cinta, hanno così scoperto l’uomo intento a rovistare tra i cassetti e le credenze. Prontamente bloccato, avrebbe lasciato intendere che il suo complice stesse arrivando. I militari hanno quindi deciso di attendere il rientro della signora e del suo “autista”.
Nel frattempo, la proprietaria di casa è stata avvertita telefonicamente da un suo conoscente di un possibile furto in atto all’interno della sua abitazione. Allarmata, ha chiesto al giovane di essere riaccompagnata subito a casa. Ma a poche decine di metri dall’arrivo, l’uomo, dopo aver fatto scendere dall’auto la donna con una scusa, si dà alla fuga.
Fuga che è stata però interrotta dai militari dell’Arma che, dopo un breve inseguimento, lo hanno raggiunto e bloccato.
Un attento sopralluogo e le rapidissime indagini hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda: la telecamera di videosorveglianza della villetta era stata precedentemente spostata in modo da non permettere la piena visuale del punto in cui l’uomo ha scavalcato il muro di cinta; la porta sul retro è stata trovata spalancata e il chiavistello danneggiato. Tutto inscenato per simulare un furto con scasso in piena regola, ma un semplice messaggio sul cellulare inviato dall’autista al complice: “ENTRA”, coincidente con l’uscita dell’anziana signora per fare spese, avrebbe permesso di chiudere il cerchio.
Così, i due uomini sono stati arrestati per il reato di tentato furto aggravato in concorso e, fatta salva la loro presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, su disposizione dell’A.G., sono stati condotti presso le rispettive abitazioni dove resteranno agli arresti domiciliari.