Nella notte dello scorso 18 marzo, i Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa (TA) hanno arrestato, in flagranza di reato, un 46enne del posto, già per altro reato sottoposto agli arresti domiciliari, presunto responsabile del reato di “maltrattamenti in famiglia”, nei confronti della convivente.
La vittima, al culmine dell’ennesima lite, aveva chiamato la centrale operativa dell’Arma, richiedendo un intervento al “112”. I Carabinieri, sin da subito resisi conto della gravità della situazione, hanno ricostruito quella che sarebbe stata la dinamica dell’accaduto: l’uomo, in preda alla rabbia, avrebbe aggredito la convivente, malmenandola e procurandole delle lesioni, ben visibili al momento dell’arrivo dei militari.
Successivamente, la vittima, dopo le cure mediche e sentendosi “al sicuro” tra le mura della Stazione Carabinieri, ha raccontato di esser stata, già da lungo tempo, oggetto di ripetute violenze e vessazioni da parte dell’uomo, mai denunciate alle autorità, poi culminate con l’episodio della presunta violenta aggressione di lunedì notte.
L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso la casa circondariale di Taranto.
È bene ricordare che le vittime di atti persecutori possono chiamare il numero telefonico 1522 (help line violenza e stalking), gratuito ed attivo 24 h su 24. In ogni caso, ci si può rivolgere al 112 per chiedere un intervento di emergenza, oppure recarsi alla Stazione dei Carabinieri più vicina, per presentare denuncia. In tal modo, le vittime potranno ricevere tutto l’aiuto ed i consigli dei militari dell’Arma.