“La ripresa produttiva dello stabilimento siderurgico di Taranto potrà avvenire solo quando sarà risolta la vertenza che riguarda le imprese dell’appalto ex Ilva. Imprese che non intendono assistere impassibili al loro fallimento che sarà decretato non solo dai cavilli burocratici che si stanno frapponendo alla risoluzione della controversia. In queste ore, infatti, altre aziende sarebbero state contattate per eseguire ordini in capo all’appalto storico.
Aigi che ha riunito in assemblea le aziende siderurgiche all’indomani del commissariamento di Acciaierie d’Italia lancia l’auspicio che il Governo convochi al più presto un incontro con Sace, gruppo finanziario controllato dal MIMIT, istituti bancari e factoring al fine di comprendere le modalità con le quali le imprese potranno cedere, essendo stata decretata l’amministrazione straordinaria, i propri crediti ottenendo subito liquidità.
Le aziende chiedono di poter tornare a lavorare e ad investire in uno stabilimento che ricominci a produrre in chiave ecocompatibile perché non è possibile pensare che per risolvere il problema Taranto sia sufficiente investire dieci milioni di euro per finanziare la cassa integrazione.
Richieste ufficiali di incontro sono state inviate al neo commissario di Acciaierie d’Italia, Giancarlo Quaranta e al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.”