“Finalmente giunto il parere negativo da parte dell’ufficio Ambiente del comune di Taranto, in merito al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale con riferimento alla ex discarica Vergine.
Questo è un risultato importante per il Partito Democratico di Lizzano, Faggiano, Roccaforzata Monteparano e Fragagnano sin da subito convinti della necessità di negare l’Aia. Un tassello in più che si aggiunge al parere di Arpa e alla posizione dell’organo politico del Comune di Taranto, sulla strada che speriamo possa portare presto al rigetto definitivo della richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica ex Vergine.
Una serie di criticità sono state denunciate proprio dal nostro partito e da diverse associazioni ambientaliste, confermate poi dalle osservazioni presentate da Arpa rispetto alla Via (Valutazione Impatto Ambientale), ma anche con riferimento al fatto che i lavori di messa in sicurezza non sono stati ultimati e che non c’è mai stato su di essi il vaglio della stessa Agenzia Regionale di Protezione per l’Ambiente. La pronuncia della parte tecnica del comune che ha giurisdizione nel territorio in cui insiste il sito, ora definisce e dà una svolta decisiva alla vicenda.
Rinaldo Melucci, in qualità di Presidente della Provincia, avrebbe dovuto vigilare sul mancato completamento dei lavori di messa in sicurezza del sito, cosa che evidentemente non è stata fatta, a distanza di quasi otto anni dall’ordinanza provinciale del 2017 che li prevedeva, a seguito della rilevazione da parte degli organi competenti, dopo il sequestro del sito, del superamento della concentrazione limite dei contaminanti. Inoltre, sia da numero uno dell’ente di via Anfiteatro, che da Sindaco di Taranto ha fatto ripetutamente mancare la sua presenza in tutte le occasioni alle quali era stato invitato a partecipare, dalle iniziative pubbliche, alle manifestazioni, al Consiglio comunale, nell’ambito del quale è stata approvata la mozione contro la riapertura della discarica, ma rileva anche il non aver portato la stessa mozione all’attenzione del Consiglio provinciale, nonostante le sollecitazioni del Consigliere Marangella , fino all’ultima Conferenza dei Servizi, quella di martedì 23 gennaio, mostrando la totale mancanza di interesse per una questione che investe direttamente la tutela dell’ambiente.
Noi siamo orgogliosi di rilevare piuttosto quanto e come il Partito Democratico con in testa la segretaria provinciale Anna Filippetti, si sia mobilitato in estate con la partecipazione di ben 26 circoli della provincia ionica, oltreché di molti rappresentanti istituzionali. In particolare il 30 giugno
abbiamo tenuto una assemblea straordinaria dei circoli, preoccupati per la richiesta di riattivazione del sito presentata dalla Lutum spa.
Oggi possiamo dire che la battaglia per la salvaguardia della salute dei residenti del versante orientale della provincia di Taranto, in particolare di Lizzano, Fragagnano, Roccaforzata, Faggiano e Monteparano, sta andando nella direzione che speravamo, affinché presto possa essere finalmente escluso il rischio che la discarica apra.
Alla base della netta contrarietà dei cittadini, interpretata dai vari circoli del Pd e dall’ambientalismo locale, la consapevolezza degli effetti determinati sul terreno e sulla falda a causa di una cattiva gestione, alla quale si aggiunge la decisione di rifiutare qualunque altra fonte di inquinamento in un territorio che ha già dato e sofferto oltremodo”.
Comunicato a firma di Antonio Lecce – PD Lizzano, Michele Vergine – Pd Faggiano, Corrado Pisarra – Pd Monteparano, Roberto Erario – Pd Roccaforzata, Giusy D’Ettorre -Pd Fragagnano.
(foto da cittadinanzaattivalizzano.blogspot.com)