Melucci si reca a casa di Emiliano per salutare l’anno appena trascorso. Questo ricordo gli fa riflettere sul pericolo di confondere gli innamoramenti tardivi con i tradimenti contemporanei, soprattutto per coloro che si lasciano trasportare dall’odio e dai comportamenti altalenanti. L’incoerenza è peggio del dilettantismo.
Melucci, nella sua visita a casa di Emiliano, il sindaco che bussa alla porta del Presidente per festeggiare l’ultimo dell’anno non fa altro che allargare lo strappo anziché ricucirlo. Questo gesto rappresenta una dichiarazione tardiva di un amore senza tempo, ma privo di senno, dopo aver commesso ripetuti tradimenti spensierati. È il gesto estremo di un uomo debole nella sua superbia. È evidente che Melucci non sia un politico di spicco; i suoi collaboratori a Palazzo di Città, come Michele Pelillo e Costanzo Carrieri, cercano di rimettere in carreggiata un treno che è deragliato da tempo. Tentano di raddrizzare il tiro. Come finirà intanto sta per iniziare un nuovo anno, pieno di colpi di scena.