“Desta grande perplessità l’assenza di ambiente e salute tra le priorità del Governo per l’ex Ilva di Taranto indicate nella audizione davanti alle commissioni riunite decima della Camera e nona del Senato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ” – dichiarano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Daniela Salzedo, direttrice di Legambiente Puglia, e Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto – “Gli obiettivi prioritari enunciati sono stati infatti solo quelli di “evitare a ogni costo la chiusura di fatto, per inerzia, e la liquidazione della società”, garantire la salvaguardia degli impianti, l’aumento della produzione e la sicurezza sul lavoro, gestire con gli strumenti sociali la transizione.
Siamo contenti che il tema della sicurezza spunti in un elenco in cui fanno la parte del leone le esigenze aziendali e produttive, ma troviamo non accettabile che essa non venga declinata anche per tutti i cittadini di Taranto, dimenticando il tributo di malati e morti che la città ha già pagato sull’altare della produzione di acciaio ad ogni costo.”
“Al Governo e, in particolare al Ministro per la Salute, ribadiamo per l’ennesima volta la richiesta di effettuare nel più breve tempo possibile la valutazione preventiva dell’impatto sanitario provocato dall’utilizzo degli attuali impianti per attestare, su basi scientifiche, se e quanto sia possibile produrre senza rischi inaccettabili per la salute” – continuano Ciafani, Salzedo e Franco – “ Una valutazione che continuiamo a richiedere inascoltati da anni e che costituisce l’unica base seria per un reale possibile bilanciamento tra esigenze produttive, tutela ambientale e diritto alla salute. Ricordiamo a tutti che, peraltro, la Valutazione preventiva dell’Impatto Sanitario era prevista nell’ambito del riesame della Autorizzazione Integrata Ambientale, ma che la stessa, allo stato, non risulta essere stata effettuata”.
“Salvaguardia della salute, decarbonizzazione, tutela dei lavoratori sono temi strettamente intrecciati e nessuno di essi può essere sacrificato” concludono gli esponenti nazionale, regionale e locale di Legambiente che annunciano – “ Proprio su questi temi Legambiente organizzerà a Taranto, il prossimo 17 novembre, il convegno nazionale “L’acciaio oltre il carbone. Nuovi orizzonti a tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro”, cui hanno già assicurato la propria partecipazione docenti universitari, ricercatori, esperti, esponenti di aziende italiane ed europee del settore, rappresentanti delle forze sociali, delle istituzioni nazionali ed europee e che, suddiviso in tre sezioni, si svolgerà per un’intera giornata presso l’Aula magna dell’ Istituto Pacinotti”.