In queste ore è in discussione in Parlamento un maxi emendamento all’art. 9 bis del Dl “Infrazioni”, su proposta del ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, e riferibile ai processi di decarbonizzazione per l’ex Ilva di Taranto.
«Siamo molto preoccupati – ha stigmatizzato il sindaco del Comune di Taranto Rinaldo Melucci – perché a una prima lettura, con quello che sembra tanto un improvviso e raffazzonato colpo di mano, il Governo di centrodestra riporta indietro le lancette del tempo. Se si parla nuovamente di commissari ed esperti lautamente pagati, allora si sta chiudendo la porta a un accordo di programma con la comunità e le parti sociali? Che ne sarà dei forni elettrici se spostiamo le risorse dalle pronte misure Pnrr a quelle futuribili Fsc, di fatto lasciando il pallino in mano al gestore, che equivale a dire ad ArcelorMittal, con gli annessi e connessi?
E se in buona fede si vuole decarbonizzare lo stabilimento siderurgico ionico, per andare incontro alle sentenze della Corte Europea e alle politiche europee per la transizione giusta, perché si prevede ancora di limitare i poteri di intervento del sindaco, che è previsto operi nell’interesse di una comunità? E come mai, ancora, l’unica generica riflessione circa la salute delle persone si riferisce a un bilanciamento di interessi, nei fatti superato dal nuovo dettato costituzionale? Siamo in contatto con i gruppi parlamentari di minoranza e gli esponenti ionici, sappiamo che stanno svolgendo un lavoro complicato per evitare in corsa questo scempio con dei sub emendamenti, a tutela del destino di Taranto. Lo ribadiamo forte e chiaro: per l’ex Ilva c’è spazio solo per un accordo di programma serio, oppure per la chiusura definitiva, una terza strada con nuove dilazioni e norme fuori dalla morale, fuori dal tempo e fuori dagli interessi nazionali non è più sostenibile, il Governo ripensi con urgenza alla sua proposta di emendamento al Dl “Infrazioni”.
Non avrei mai voluto dirlo e mi appello al premier Giorgia Meloni, ma il suo esecutivo sta sistematicamente smantellando tutti i progressi e le conquiste del nostro territorio di questi ultimi anni, non possiamo andare avanti in questo modo».