Taranto – La seduta del consiglio comunale di ieri, convocata per l’elezione del nuovo presidente del consiglio, si è trasformata in un teatro di scontri e disordini, culminando con una rissa che ha coinvolto diversi consiglieri comunali e portato all’allontanamento di alcuni lavoratori presenti tra il pubblico.
La miccia è stata l’elezione di Luigi Abbate a presidente del consiglio comunale, una nomina che ha sollevato forti contestazioni all’interno dell’assise. I dissidi tra le fazioni politiche, già evidenti durante le fasi preliminari, sono esplosi in uno scontro fisico che ha visto coinvolti diversi consiglieri, con accuse reciproche e toni sopra le righe.
La situazione è degenerata ulteriormente quando alcuni lavoratori, presenti in aula per seguire i lavori del consiglio, hanno iniziato a protestare contro la confusione e il comportamento dei rappresentanti istituzionali. “Noi dobbiamo lavorare, non vogliamo i vostri regalini per accontentarci” hanno contestato le famiglie che, da tempo, si ritrovano senza occupazione. Le loro reazioni sono state accolte con tensione, e le forze dell’ordine hanno deciso di allontanarli dall’aula per evitare ulteriori disordini.
Nel mezzo del caos, una donna tra il pubblico ha accusato un malore, probabilmente a causa del clima di forte tensione. È stato necessario l’intervento dei sanitari, che l’hanno assistita e trasportata in ospedale per accertamenti.
A margine della seduta, il sindaco Rinaldo Melucci ha preso la parola, pronunciando un discorso dai toni accesi nei confronti dei lavoratori in protesta: “Stiamo lavorando per voi, cercate di collaborare facendo la vostra parte”.
La vicenda ha scatenato un acceso dibattito anche fuori dall’aula consiliare, con cittadini e rappresentanti di associazioni che si sono detti disgustati per quanto accaduto. L’episodio, oltre a danneggiare l’immagine del consiglio comunale, mette in luce una profonda crisi politica e relazionale all’interno dell’amministrazione cittadina.
Mentre si attendono eventuali provvedimenti per i protagonisti delle risse, la comunità si interroga su quali siano le vere priorità dei propri rappresentanti, in un momento storico in cui la città avrebbe bisogno di ben altra serietà e compattezza. L’opposizione comunale si è schierata apertamente e dichiaratamente dalla parte dei lavoratori in contestazione.
Il lavoro per il neo presidente, Luigi Abbate, si presenta sin da subito necessario e complicato.