fbpx

Scadenza dell’appalto comunale di Taranto: a rischio il futuro di 140 lavoratori

Scadenza dell’appalto comunale di Taranto: a rischio il futuro di 140 lavoratori

Tra qualche giorno e, più precisamente l’1 novembre, a Taranto, scadrà l’appalto per i servizi generali per la funzionalità e la fruibilità delle strutture pubbliche, ovvero delle ditte del Comune di Taranto ma, all’orizzonte, non vi è alcuna soluzione. 

Dopo i numerosi solleciti iniziati dall’ormai lontano giugno 2023, il comune sembra assente e la mano dell’amministrazione sembra essere inadeguata. La denuncia è scattata dal sindacato UGL, in particolare con le segreterie provinciali di “Igiene ambientale”.

La manifestazione in forma di sit-in avvenuta la mattina del 16 ottobre, dinanzi alla sede comunale di via Anfiteatro, ha visto la protesta e la preoccupazione di oltre 140 lavoratori che, proprio in queste settimane, stanno ricevendo le lettere di licenziamento.

Ha preso parte alla protesta anche il consigliere di opposizione del partito “Svolta liberale” Cosimo Festinante dichiarando che “le denunce sono state centinaia, soprattutto in consiglio comunale ove abbiamo dichiarato la mancanza di 1.900.000 € per la sistemazione dei lavoratori e, ovviamente, la totale assenza di questi fondi, i quali sarebbero dovuti essere  circa 7.000.000 €. Sarà inoltre previsto un ridimensionamento di 40/45 lavoratori, di cui la restante parte non sarà tutelata”. 

Anche Carmelo Sasso, Segretario Generale della UIL Trasporti, ha espresso grande preoccupazione per codesta situazione: “è impensabile che lavoratori che hanno garantito servizi essenziali, da decenni, per questa città, si ritrovino oggi sull’orlo della disoccupazione. Parliamo di gente che ha lavorato anche nei momenti più difficili delle amministrazioni come, ad esempio, durante il dissesto finanziario, dunque, meritano risposte concrete e immediate. La UIL Trasporti non starà a guardare mentre 140 famiglie vengono abbandonate dalle pubbliche amministrazioni”.

Dunque, un futuro incerto quello degli oltre 140 lavoratori che, con le loro forze, sperano in un appoggio dall’amministrazione. Il contratto avrebbe dovuto prevedere una clausola sociale per la mancata proroga e per la mancanza di una nuova gara d’appalto indetta dal Comune. 

Proprio in queste ore, dinanzi a Palazzo di Città di Piazza Castello, si sta svolgendo un nuovo sit-in, l’ennesima occasione per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali su una situazione che, se non risolta, potrebbe provocare gravi conseguenze e un’aumento della crisi occupazionale di Taranto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *