L’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile ha inviato una nota a Trenitalia con la richiesta di vagliare alcune soluzioni in favore di collegamenti ferroviari diretti tra Roma e Taranto, valutando di prolungare fino alla città jonica le corse di alcuni treni della tratta Roma-Bari e, se possibile, di attivare nuove corse per la relazione Taranto-Bari-Roma.
La richiesta nasce dalla prevista cancellazione dei treni diretti da Taranto a Roma, per un periodo di 90 giorni a partire dal 9 giugno prossimo, a causa dell’interruzione della tratta Eboli-Potenza sulla linea Battipaglia-Potenza per i lavori di Rete Ferroviaria Italiana relativi alla velocizzazione della tratta e all’adeguamento del Piano Regolatore Generale di Eboli, Picerno e Bella Muro.
“E’ necessario mitigare i disagi che inevitabilmente si presenteranno e si ripercuoteranno sull’utenza della città di Taranto, che nel collegamento con Roma non potrà più usufruire di treni diretti – ha precisato l’assessore -. I lavori di RFI sull’infrastruttura sono fondamentali per innalzare gli standard di efficienza e sicurezza della rete ferroviaria ma un lungo periodo senza treni diretti, e con viaggiatori costretti a fare più cambi, potrebbe danneggiare una città come Taranto, meta turistica di grande attrattività”.
Del resto proprio a beneficio della promozione della Puglia e delle sue principali città, tra cui Taranto, Trenitalia ha promosso dal prossimo 9 giugno una nuova coppia di Intercity sulla relazione Lecce-Reggio Calabria con fermate a Brindisi, Francavilla Fontana e Taranto. Mentre da luglio partirà una coppia di Intercity sulla relazione Bari-Reggio Calabria.
“Rendere la Puglia sempre meglio accessibile in treno e rendere il servizio di trasporto pubblico regionale su ferro sempre più efficace ed efficiente sono gli obiettivi che abbiamo condiviso con le aziende di trasporto ferroviario che ho incontrato in questi giorni – ha concluso l’assessore -. Condividiamo la stessa visione e sapremo raccordarci per trovare soluzioni che, anche negli imprevisti, non danneggino nessun territorio e nessuna comunità”.