“Iniziano domani le assemblee in fabbrica con i dipendenti, e andranno avanti per una settimana. A seguire, sarà la volta dei lavoratori Ilva in Amministrazione Straordinaria. Sarà, come sempre, un momento di confronto, per fare il punto della situazione, ma anche per fare un focus in particolare sulle proposte Usb accolte dall’amministrazione straordinaria.
Sappiamo che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sta seguendo questa vertenza, e riteniamo di dover dire che, pur non essendo la soluzione attuale quella che avremmo auspicato, sappiamo bene che è l’unica strada percorribile. Lo dimostra il fatto che il fronte sindacale unito ha chiesto in maniera corale la chiusura dell’esperienza che vedeva coinvolta ArcelorMittal.
Se invece avessimo proseguito nella situazione passata, saremmo andati sicuramente incontro alla fermata totale della fabbrica e quindi ad una gravissima emorragia occupazionale, quindi ad un destino segnato. Eravamo tutti consapevoli del fatto che sarebbe stato necessario un periodo di transizione dopo ArcelorMittal di almeno due anni, ma ribadiamo che l’alternativa sarebbe stata la chiusura con oltre 15.000 persone del gruppo tra Acciaierie d’Italia, Ilva in As e appalto, che non avrebbero avuto nessun tipo di garanzia.”
Nota di Francesco Rizzo e Sasha Colautti – Esecutivo Confederale Usb