“Con tutta fretta è stato convocato per il 13 maggio un incontro tra il Management della Fondazione e le organizzazioni sindacali che ha registrato non solo l’assenza del Presidente Sibilla, ma quella di risposte ai veri problemi della Cittadella.
I lavoratori non solo non hanno percepito la retribuzione di aprile, ma ad oggi sono senza alcuna prospettiva dal punto di vista lavorativo e salariale” – è questa la sintesi del Segretario Generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina.
“Nonostante il 7 maggio la Fondazione abbia depositato il concordato fallimentare presso il Tribunale di Taranto, ad oggi non si ha traccia della presentazione dell’istanza in Regione per la voltura degli accreditamenti indispensabile per dare gambe al nuovo investitore Soave Sanità, segnale questo che vi è una confusione di notizie tra quanto affermato dalla Curia nella persona dell’Arcivescovo e la realtà dei fatti, afferma il numero uno della FIALS, Emiliano Con una inviata alla sola FIALS Taranto in data 06 maggio 2024, l’Arcivescovo di Taranto, Mons. Ciro Miniero, afferma che la “voltura degli accreditamenti mi consta sia stata già inoltrata in Regione a fa data dal mese di dicembre 2023”, evidenziando un chiaro difetto di comunicazioni tra il Management della Fondazione e la Curia” – sottolinea Emiliano Messina.
“È intollerabile che la Curia rimanga in silenzio davanti al dramma che stanno vivendo i lavoratori, senza retribuzione e senza prospettive future – rimarca Messina – per questo chiediamo a Mons. Miniero di convocare con urgenza un incontro alla presenza delle organizzazioni sindacali e del Presidente Sibilla.
Probabilmente le informazioni in possesso della Curia non corrispondono alla realtà dei fatti, per questo per evitare triangolazioni e perdite di tempo per la FIALS è indispensabile un confronto con tutti gli attori impegnati nella vertenza Cittadella della Carità. In assenza di risposte immediate sarà mobilitazione e sarà indetto un presidio permanente con apposizione di bandiere nei pressi dell’Arcivescovado considerando la responsabilità diretta che ha la Curia nella crisi della Cittadella della Carità.”