Negli ultimi giorni le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, hanno individuato 40 lavoratori “in nero” e 3 “irregolari”. Le attività ispettive hanno interessato i comuni di Taranto, Leporano, Martina Franca, Grottaglie, Massafra, Manduria, Sava, San Marzano di San Giuseppe, Avetrana, Lizzano, Torricella, Castellaneta e Palagianello.
Le violazioni riscontrate hanno interessato varie tipologie di attività commerciali, tra le quali imprese edili, distributori di carburanti, pub, paninoteche, lavanderie e attività di noleggio con conducente. In tale contesto sono stati verbalizzati 34 datori di lavoro per l’utilizzo di manodopera in nero e in 6 casi la Guardia di Finanza ha richiesto al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di emettere un provvedimento di sospensione delle attività delle imprese ispezionate.
Inoltre, nell’ultimo bimestre, all’esito di ulteriori e autonomi interventi condotti a contrasto all’evasione fiscale, i finanzieri jonici hanno rilevato oltre 100 violazioni agli obblighi di memorizzazione e invio dei corrispettivi telematici (scontrini fiscali). Tra gli esercizi commerciali interessati da tali violazioni figurano imprese presenti nell’intero ambito provinciale, come bar, ristoranti, macellerie, gelaterie, negozi di abbigliamento, etc.
Il lavoro nero e l’evasione fiscale costituiscono un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorcono la concorrenza e l’allocazione delle risorse, minano il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizzano l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.
Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro l’evasione fiscale e il lavoro “nero”.