I sindacati: “Richiederemo maggiore esigibilità economica”
330 lavoratori del porto, in carico alla società portuale Taranto Agency Port Workers, ora guardano con attenzione alla data del prossimo 23 aprile.
E’ per quel giorno che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha convocato, infatti, i sindacati di categoria di CGIL, CISL e UIL, che in due lettere distinte datate marzo e aprile 2024, insieme ai segretari generali di CGIL CISL UIL Taranto, avevano nuovamente sollecitato il Governo di fronte all’urgenza di una soluzione per gli ex TCT.
I sindacati ribadiscono: “la necessità di prolungare l’IMA per i 330 dell’ex Taranto Container Terminal, poggia sull’assoluta possibilità di ricollocazione e ri-formazione, per quella platea di lavoratori storici”.
Pensiamo al progetto del Gruppo Renantis-Blue Float – dicono – alle opportunità offerte dalla ZES, ma anche alla stessa possibilità di un progetto di formazione aggiuntivo e reinserimento avanzato dalla task lavoro della Regione Puglia.
La convocazione al Ministero è un segnale che CGIL, CISL e UIL, FILT, FIT e UILTrasporti, non sottovalutano.
La notifica di questo appuntamento riapre uno scenario per una vertenza che si affronta già con troppo ritardo – dicono i sindacati tarantini – ma lascia aperta la prospettiva che si possa riparlarne, speriamo, in condizioni di maggiore esigibilità economica capace di coprire tutti i trimestri necessari per non gettare nuovamente questi lavoratori nello sgomento.
L’incontro per i lavoratori portuali iscritti a la Port Workers Agency è convocato per martedì 23 aprile alle ore 15.00 nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in via Nomentana 2 a Roma.
(foto di repertorio)