“Non ci è noto se a Palazzo di Città ci si renda conto della realtà in cui versa la nostra Taranto, anche perché il sindaco Melucci continua a offrire una rappresentazione della città plastica e fantasiosa. E’ forse il caso di fare un po’ di conti e tornare dalla parole ai fatti”.
Cominciano così in una nota i consiglieri di Svolta Liberale Walter Musillo, Francesco Cosa, Mimmo Festinante.
Dalla pubblicazione dei dati relativi alla raccolta differenziata nella provincia di Taranto, emerge un’unica certezza, ovvero che Taranto è sempre più maglia nera, con la differenziata che si ferma al 23,80%. Inoltre si aggiunge l’instabilità finanziaria della municipalizzata Kyma Ambiente con concrete ipotesi di licenziamento di numerosi dipendenti. Gli effetti sostanziali di tali numeri, tutt’altro che secondari, riguardano direttamente le tasche dei cittadini, con aumento della TARI, già ai massimi livelli nazionali.
A fronte di tale vessatoria pressione tributaria, i servizi offerti sono a dir poco vergognosi. Anche un cittadino non vedente (in taluni rioni è sufficiente l’olfatto) potrebbe rendersi conto dell’incapacità dell’amministrazione comunale di assicurare perfino condizioni igienico sanitarie decenti.
Più volte abbiamo segnalato, anche agli organi di controllo, le anomalie nella redazione del PEF (Piano Economico Finanziario) per la quantificazione della TARI che, a nostro avviso, comprende costi sovrastimati. Più volte abbiamo avuto la sensazione che i soldi incamerati dalle tasse, che dovrebbero avere destinazione finalizzata, siano utilizzati per coprire “buchi altri” di bilancio. Nessun vantaggio si rileva per i contribuenti onesti in termini di risparmio. Ad oggi, “nessuna risposta”.
Nelle scorse ore abbiamo inoltrato una lettera al consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Sanità Renato Perrini per poter andare in Consiglio regionale portando in aula la voce di chi sul territorio paga le inefficienze e le incompetenze di chi governa la Regione Puglia.
La stangata sulla Tari è l’ennesima mazzata per tante famiglie tarantine già in ginocchio. Costi altissimi peraltro ingiustificati se rapportati alle grandi carenze nel servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti a cui assistiamo.
Come in altri settori strategici – spiegano Musillo, Festinante, Cosa– manca visione e programmazione. L’ultimo piano dei rifiuti non risolve affatto i problemi dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti in Puglia, gli impianti latitano e le iniziative per incrementare la raccolta differenziata sono ancora inefficaci. E intanto il conto, salatissimo, è pagato dalle famiglie.
Anche su questo tema sarebbe importante un confronto serio con le parti sociali, invece come per altre questioni fondamentali per il territorio ci ritroviamo dinanzi al fatto compiuto: un salasso insostenibile per lavoratori e cittadini.”