DI seguito un comunicato di PeaceLink.
Alle ore 10 di mercoledì 21 febbraio, si è registrato un picco di benzene nel quartiere Tamburi di Taranto, zona prossima allo stabilimento siderurgico ILVA. Questo evento è avvenuto per la prima volta sotto la gestione dello stabilimento da parte dello Stato, in amministrazione straordinaria.
Il benzene è un composto chimico noto per la sua pericolosità per la salute umana, classificato come un cancerogeno certo sia dalla letteratura scientifica che dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il picco registrato è stato di 28.91 µg/m3, superando il Reference Exposure Level (REL) acuto di 27µg/m3 stabilito dall’Office of Environmental Health Hazard Assessment (OEHHA). Il REL acuto rappresenta una soglia oltre la quale si registrano effetti avversi sulla salute nelle cavie da laboratorio, come indicato sulla base della letteratura scientifica in California.
Questo episodio solleva gravi preoccupazioni per la salute pubblica e sottolinea l’urgente necessità di misure preventive e correttive per proteggere la popolazione locale dagli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico.
I dati relativi al picco del 21 febbraio sono stati elaborati attraverso il software Omniscope e comunicati su Twitter dall’analista dati Antonio Poggi, utilizzando i dati forniti dalla centralina ARPA di Via Machiavelli a Taranto.
Per ulteriori informazioni sui Reference Exposure Levels (REL) acuti, si può consultare il seguente link: OEHHA Acute 8-Hour and Chronic Reference Exposure Level (REL) Summary
Per visualizzare i dati del picco del 21 febbraio registrato dalla centralina ARPA di Via Machiavelli a Taranto, si può fare riferimento al seguente link: Dati del picco del 21 febbraio registrato dalla centralina ARPA di Via Machiavelli a Taranto
(foto PeaceLink)