“La maggioranza non c’è. Non c’è nei numeri e non c’è in aula. L’immagine odierna della massima assise cittadina lo dimostra chiaramente: presenti solo l’opposizione ed il presidente del Consiglio comunale.
La città è di fatto in mano ad un manipolo di gente che ha a cuore unicamente il proprio bene e non quello della città. Non bastano 1000 manifesti per nascondere il nulla politico di chi pensa al suo stipendio senza vergogna e senza più l’appoggio di chi ha dato loro l’onore e l’onere di amministrare, e cerca goffamente di nascondere il tutto inventando una insana quanto gratuita lotta tra campanili.
La maggioranza decide di disertare la mozione di sfiducia denotando grande mancanza di rispetto verso un momento importante della vita amministrativa e verso i cittadini che meritavano di assistere ad una discussione trasparente e democratica.
Dopo aver blindato con incarichi ad personam i numeri risicatissimi che gli consentono di conservare la fascia tricolore, Melucci ascolta compiaciuto l’orchestra che suona, mentre la sua amministrazione prende in pieno un iceberg dopo l’altro.
Questa non è politica, la politica vera è svanita e c’è poco da gioire per essere riuscito a rimanere incollato alla poltrona, ci sarebbe invece da domandarsi come si sia riusciti a disperdere un consenso enorme, a sbriciolare una intera coalizione e a perdere la fiducia dei partiti e dei cittadini in così poco tempo.
La festa non è finita, così Melucci ha legittimato ogni strumento possibile previsto dalle norme per salvare la democrazia in città.
Anna Filippetti, Segretaria provinciale Pd Taranto, e Giuseppe Tursi, Segretario cittadino Pd Taranto.
(foto di repertorio)