“In questa giornata usciamo rafforzati dalla consapevolezza che c’è unità attorno al problema. Circa 6000 persone questa mattina lungo gli undici km del perimetro attorno allo stabilimento siderurgico, tra lavoratori, imprese e autotrasportatori.
Circa 100 i mezzi in corteo. Per strada le ragioni dell’indotto che, abbiamo ribadito insistentemente in questi giorni, è strategico. Il Governo deve prendere atto della manifestazione di oggi e della necessità di salvare l’indotto per salvare i lavoratori tutti, anche i diretti e gli ex Ilva in As.
Non ci sono alternative all’emendamento al decreto in via di conversione in questi giorni, che deve prevedere lo spostamento di almeno 150 mln alle aziende dell’appalto per evitare il default, che ricadrebbe sui lavoratori. Da Taranto oggi arriva al Governo un messaggio di unità al quale non si può che rispondere in una maniera netta.
Se questo non dovesse accadere, bisogna essere consapevoli che si va incontro al rischio di una bomba sociale”, scrivono in una nota Francesco Rizzo e Sasha Colautti – Esecutivo Confederale Usb