Le matinèe domenicali – MarTA in Musica e MarTA, una collaborazione di successo che si conferma anche per il 2024. Una rassegna di stelle della musica classica e del pop in una serie di concerti che avranno luogo nella sede del Museo Archeologico Nazionale di Taranto diretto dalla nuova direttrice, la dott.ssa Stella Falzone.
La presentazione della rassegna martedì 23 gennaio alle 11.00 nella Sala conferenze dello stesso MArTA. Presenti, oltre alla direttrice, i curatori del programma, i Maestri Maurizio Lomartire e Gianfranco Semeraro, e il direttore artistico dell’ICO Magna Grecia, il Maestro Piero Romano.
«E’ con estremo piacere battezzare gli esordi del mio impegno alla guida del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – ha dichiarato in conferenza la direttrice, dott.ssa Falcone – con una delle eccellenze culturali di questo territorio: l’Orchestra della Magna Grecia.
Sancita da un protocollo d’intesa, la collaborazione con l’Orchestra della Magna Grecia, è il prototipo del modello che questo Museo, sotto la mia guida, si intende dare; un rapporto improntato sulla coprogettazione, programmazione e relazione con tutti gli attori territoriali.
Una collaborazione, quella con l’ICO, che si rinnova anche per l’edizione 2024 con la rassegna “MArTA in Musica”, che non solo unisce la musica all’archeologia, ma stimola una fruizione diversa del Museo e avvicina al MArTA nuovi target di pubblico che sono garanzia di valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale».
Sul ricco cartellone presentato in conferenza è intervenuto il Maestro Piero Romano. «MArTA in Musica si riconferma con delle novità – ha sottolineato il direttore artistico dell’ICO Magna Grecia – che portano il fruitore dei concerti in programma a visitare il museo con autentiche “pillole” musicali, dodici complessive, a visitare tutti gli spazi del MArTA: il pubblico si affaccerà nel dopo-visita al programma musicale domenicale, con concerti che avranno protagonisti Remo Anzovino e Tony Esposito, Francesco Baccini e David Riondino, Carmine Chiarelli e Maristella Bianco; momenti unici di musica, recitazione, quadri, immagini che abbiamo posto al centro dei nostri matinèe.
Apertura totale alle famiglie, ai ragazzi, con gli under 18 che potranno entrare gratuitamente, arricchendo, perché no, anche quanti la domenica sono alla ricerca di motivi culturali di elevato interesse».
MArTA in MUSICA avrà inizio il prossimo 28 gennaio per concludersi il 16 dicembre. Ad aprire la rassegna, il Maestro Remo Anzovino al pianoforte, con il progetto “Don’t forget fly”. A seguire, il 18 febbraio, “Musica da esposizione”, concerto originale con opere realizzate dagli stessi artisti ed esposte al pubblico: Tony Esposito e Mark Kostabi. “Napoli in jazz”, in programma il 25 febbraio, è un progetto firmato dai due chitarristi Antonio Onorato e David Blamires.
La polifonia “visionaria” di Gesualdo da Venosa, il 17 marzo sarà rappresentata dal L.A. Chorus nel progetto “Il Visionario”. A seguire, protagonista dell’appuntamento del 24 marzo, “Lettere dal fronte”, sarà l’attrice Anna Ferruzzo con il Quartetto d’archi dell’Orchestra della Magna Grecia. La pianista Emilia Zamuner sarà, invece, la protagonista di “Crazy jazz”, accompagnata dal trio jazz Carucci-Morriconi-Bandini.
“Voci di primavera: Il canto e la natura”, altro progetto della L.A. Chorus, avrà luogo al MArTA il 28 aprile. Uno degli artisti più popolari del cantautorato italiano, Francesco Baccini, pianoforte e voce, sarà invece il protagonista del concerto del 19 maggio: “Un cantautore allo specchio”.
Altro cantautore fra i più noti del nostro panorama musicale, David Riondino, che il 29 settembre insieme con i “fiati” dell’Orchestra Magna Grecia eseguirà il progetto “Milo Manara e il corsaro nero”.
A seguire, il 13 ottobre, “I grandi bis pianistici” con Carmine Chiarelli al pianoforte; il 17 novembre, il Badya Razem Group con “L’universo di Burt Bacharach”, per concludere il 15 dicembre in clima natalizio con il L.A. Chorus nel programma “Christmas chorus”. Ingresso per visita guidata, ore 10.45; inizio visita, ore 11.00; ingresso per i concerti, ore 11.30 (inizio concerti, ore 11.45).
«Con il collega Pierfranco Semeraro – ha spiegato nel suo intervento il Maestro Maurizio Lomartire – interfacciandoci con Romano, abbiamo pensato di compiere quel passaggio di crescita già registrato nelle due precedenti edizioni: non solo musica tradizionale, ma anche proposte pop originali, sostenute da progetti il più delle volte confezionati proprio per l’occasione».
«Ci ritroviamo a raccontare la bellezza nella bellezza – ha concluso il Maestro Pierfranco Semeraro – in un luogo in cui raccontare la musica diventa un privilegio; mi sofferma sulla parte corale, che anche quest’anno ha un ruolo importante, tant’è che mi fa piacere segnalarvi, fra gli altri, i concerti del L.A. Chorus con la direzione di Alessandro Fortunato (“Il Visionario”), di Luigi Leo (Voci di primavera) e Maristella Bianco a chiusura dell’intera rassegna (La coralità e il Natale)».
Questi, nel dettaglio, i primi appuntamenti di MArTA in MUSICA:
REMO ANZOVINO – DON’T FORGET TO FLY TOUR (28 gennaio)
In concomitanza con l’uscita del nuovo straordinario album di inediti Don’t Forget to Fly (Believe International) – il primo completamente in piano solo, a sei anni di distanza da Nocturne, che ha superato i 17 milioni di streaming solo su Spotify – torna su tutti i palcoscenici italiani il compositore e pianista Remo Anzovino con un progetto che traduce in puro suono il sogno e il bisogno degli esseri umani di volare.
Nel concerto dal vivo Remo Anzovino proporrà per intero la suite e trasporterà il pubblico nella dimensione onirica del volo. Nella seconda parte il Maestro eseguirà tutte le hit estratte dagli album di studio e dalle colonne sonore più importanti che lo hanno imposto nel mondo come uno dei più originali e influenti compositori e pianisti della scena strumentale contemporanea per un’esperienza unica.
“Don’t Forget to Fly” è un vero e proprio concept album, nato come atto d’amore per il pianoforte, pensato e composto nella dimensione di un sogno che si contraddistingue per leggerezza e luminosità. Un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, un’esplorazione onirica del volo e del pianeta dell’aria in cui l’ascoltatore è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro. Una seconda occasione in cui le ali non vengono bruciate dal sole, che sorprendentemente, ci accoglie come una Grande Madre.
Registrato dal grande fonico ECM Stefano Amerio nel Teatro di Fiesole, Anzovino ambienta il suo nuovo lavoro esattamente sul Monte Ceceri a Fiesole, recandosi così nei luoghi dove la leggenda vuole che Leonardo Da Vinci abbia effettuato le prove di volo, componendo una moderna suite in 12 movimenti con la quale consente all’ascoltatore di vedere tutte le immagini dinamiche dell’esperienza nel pianeta dell’aria.
Attraverso questa metafora Remo Anzovino invita l’ascoltatore a cercare nella realtà di tutti i giorni il cielo dove far vivere i propri sogni, i propri desideri, traducendo in puro suono il bisogno degli esseri umani di volare, le immagini dinamiche di un sogno che si rivela come un potente mezzo di interpretazione della realtà. Come un moderno sciamano, il compositore ci accompagna in uno strabiliante mondo delle meraviglie in cui si nuota nell’aria (Air Summer), si scopre che il cielo è un immenso prato di fiori (Sky Flowers) e ci si stende a riposare su un’amaca posizionata tra due nuvole (Between Two Clouds).
Il piano solo acquista la forza di un’orchestra e ci fa sentire con una raffinata sincope la pulsazione del cuore e il desiderio che prevale sulla paura (The Second Life Of Icarus), descrive attraverso una struggente ballata mediterranea la luce transitoria della luna, prima che svanisca nel giorno, (Morning Moon), annulla la forza di gravità permettendoci di volare ad alta quota (No Gravity) si scatena nello strepitoso tango di un equilibrista (On a Tightrope), danza sulla coreografia di uno stormo di uccelli (Dance of Birds), è la voce di una foresta di alberi che adornano il cielo (Celestial Trees).
TONY ESPOSITO/MARK KOSTABI – Tony-Mark-Il viaggio di Ulisse (18 febbraio)
Il famoso pittore-compositore Mark Kostaby, incontra l’artista Tony Esposito a Roma, nel 2010, in occasione di un party organizzato da Mark nella sua residenza romana. In quell’occasione, Mark scopre Tony come pittore, posto che lo aveva già apprezzato come grande musicista (Esposito proviene dall’Accademia d’arte di Napoli come grafico).
Dall’incontro nasce una collaborazione tra musica e pittura che li vede protagonisti non solo in Europa, ma anche come performer nelle Gallerie di New York, San Francisco e Miami.
La performance prevede i due musicisti sul palco, corredato dalle scenografie dipinte da Mark, Tony e il fratello di Mark, Paul, anche lui pittore.
In un momento storico nel quale si registra un surplus di suoni e arrangiamenti, questo evento minimalista dà la possibilità all’ascoltatore di assaporare la pulizia e il dettaglio sonoro, oltre alla maestria del dialogo tra questi due strumenti.
Le composizioni risentono da parte di Mark l’influenza di due mondi lontani: l’America, con i suoi passaggi jazz, e l’Europa melodica Kostaby è di origine estone) e il mondo mediterraneo tribale di Tony.
Mark avrà a disposizione un pianoforte classico e Tony le sue personalissime percussioni (alcune inventate da lui stesso). Titolo del progetto “Tony-Mark-Il viaggio di Ulisse”, stesso titolo dei loro pannelli dipinti, a sottolineare questo viaggio-racconto di incontri e culture attraverso il potere affratellante della musica.
ANTONIO ONORATO & DAVID BLAMIRES – NAPOLI IN JAZZ (25 febbraio)
Antonio Onorato ha una carriera artistica trentennale nel mondo della musica. L’utilizzo della breath guitar e il fraseggio jazz «napoletano» lo rendono unico nel panorama musicale mondiale. Musicista eclettico, spazia dal jazz-rock, alla world music, fino alla composizione per orchestra.
Studioso di etnomusicologia, la sua ricerca si basa essenzialmente sulla fusione degli stilemi armonico-melodici del linguaggio della musica napoletana con la musica afro-americana, ma anche con quella medio-orientale, brasiliana e lakota che lo hanno portato ad individuare un linguaggio del tutto personale.
Ambasciatore della cultura italiana all’estero, ha portato la propria musica in tutto il mondo, suonando in Cile, Brasile, Stati Uniti, Messico, Perù, Angola, Uganda, Marocco, Tunisia, Iraq, Turchia, Turkmenistan Inghilterra, Danimarca, Svizzera, Albania, Slovenia…È uno dei pochi italiani ad aver tenuto un proprio concerto al Blue Note di New York, tempio storico del jazz internazionale. Tra le sue numerose collaborazioni artistiche spiccano quelle con Pino Daniele, Franco Cerri e Toninho Horta.
David Blamires, vincitore di due Grammy Award, è nato nello Yorkshire, in Inghilterra, ma è cresciuto in Ontario, in Canada. Vive a Chicago dal 1997, dove compone musica per pubblicità, televisione e film. Come membro stabile del Pat Metheny Group, a cavallo tra gli anni ´80 e ’90, ha partecipato a quattro album vincitori di Grammy Award e si è esibito in tutto il mondo. Diversi i dischi all’attivo come band leader e come sideman (We Live here, Imaginary Day).
In Italia, è stato ospite con Pat Metheny del programma televisivo DOC in onda su Rai 2, cornice che ha ospitato alcuni dei jazzisti più importanti del mondo. Nel 1991 David ha registrato e pubblicato un album di jazz contemporaneo auto intitolato «The David Blamires Group», con la hit di smooth jazz «Deep Is The Midnight Sea», che è ancora in rotazione regolare nelle radio jazz di tutto il mondo. Esecutore dinamico e avvincente dal vivo, David è un artista di spicco della troupe musicale canadese Jeans n Classics, con la quale si esibisce in concerti rock sinfonici in tutto il Nord America.
L’incontro tra Antonio Onorato e David Blamires avviene in una pizzeria a San Giorgio a Cremano. Da lì scatta subito la voglia di fare qualcosa insieme, di confrontarsi artisticamente e di scambiarsi le proprie esperienze musicali. David ha militato per più di un decennio nel glorioso Pat Metheny Group, negli anni 80/90, proprio quando era all’apice del successo mondiale. È la voce di brani storici del Pat Metheny Group come Minuano, Last train home, tanto per citarne un paio. Il chitarrista partenopeo ha da sempre ammirato la musica di Pat Metheny e Lyle Mays, che hanno svolto un ruolo importante nello sviluppo del modo unico e originale di fare musica di Onorato.
Essendo legato particolarmente a Pino Daniele e Toninho Horta, Antonio propone a David di riarrangiare alcuni brani di questi due grandi artisti. Così nasce il mini album “Tra il Vesuvio e il mare”, quattro tracce frutto del confronto artistico e dello scambio di esperienze musicali tra Antonio Onorato e David Blamires.
Nascono nuove versioni di «Quanno Chiove» e «Chi tene o mare» di Pino Daniele cantate in inglese e «Canzone del Vesuvio», brano scritto da Toninho Horta, dedicato ad Antonio Onorato, con il tema vocalizzato magistralmente in questo caso da Blamires. Il mini album si chiude con un brano di Onorato, «`E scelle», dove i due musicisti duettano con la voce David in inglese e Antonio in napoletano.
Il concerto in duo di Antonio e David spazierà tra canzoni originali e personali rielaborazioni di brani celebri dei Beatles, Pat Metheny e Lyle Mays, Pino Daniele e altri grandi autori contemporanei.