“Confindustria Taranto, da tempo impegnata per il tramite del suo Presidente Salvatore Toma e del Presidente della sezione navalmeccanica e metalmeccanica Pasquale Di Napoli a ricercare possibili vie d’uscita per la complessa questione dell’ex Ilva (è di qualche giorno fa l’incontro col Ministro delle Imprese del Made in Italy Adolfo Urso), sta mettendo in campo tutti gli strumenti per traguardare l’ennesima congiuntura riguardante lo stabilimento siderurgico.
Dopo aver preso atto della situazione in cui versa lo stabilimento di Taranto e delle inevitabili ripercussioni nei vari siti italiani interessati, Genova, Novi Ligure e Racconigi, la priorità espressa dal Consiglio Generale dell’associazione degli industriali, riunitosi proprio per discutere della complessa vicenda, è stata rivolta, in primis, alla salvaguardia dei crediti dei fornitori, già pesantemente penalizzati con l’amministrazione straordinaria del 2015.
Il Presidente Toma, dopo aver acquisito tutti i pareri e le valutazioni espressi, ha inoltre informato il Consiglio Generale della proposta avanzata da Confindustria Taranto di attivare, a breve, un tavolo di coordinamento in Confindustria nazionale, all’interno del quale vagliare e trovare soluzioni in merito ai punti ritenuti più urgenti: ristoro dei crediti dell’indotto, eventuale utilizzo di strumenti finanziari ad hoc, nuovo sistema di relazioni industriali che tuteli il ruolo delle aziende fornitrici, garanzie precise per la continuità produttiva dello stabilimento.
Un input che avrebbe già trovato condivisione da Viale dell’Astronomia in quanto riunirebbe allo stesso tavolo tutte le Confindustrie territoriali coinvolte nella produzione e nella filiera dell’acciaio, e, all’occorrenza, i referenti del Governo, al fine di adottare soluzioni tempestive ed esaustive a beneficio dell’auspicato processo di rilancio dell’acciaieria di Taranto, produttivo e ambientale, che investa contestualmente tutto il sistema siderurgico italiano.”
(foto di repertorio)