«Sono ben 31 le province italiane che occupano le ultime 40 posizioni della XXXIV edizione dell’indagine sulla qualità della vita de Il Sole 24 Ore. La classifica dipinge ancora una volta un Mezzogiorno che ha bisogno di voltare pagina, con una classe dirigente che sia capace di abbattere le barriere che obnubilano il futuro delle nuove generazioni, spesso costrette a dover emigrare per trovare un posto di lavoro o per studiare.
E pensare che il Governo, in tutto questo, ha intenzione di ampliare la faglia Nord-Sud introducendo l’autonomia differenziata, che metterebbe in pericolo le risorse di cui il Sud ha necessità. Per questo è fondamentale fermare il progetto del Governo Meloni e garantire al sud il 40% dei fondi del Pnrr, nonché il rispetto della clausola del 34% dei fondi ordinari e il pieno utilizzo dei Fsc.
Di questo hanno bisogno le province meridionali per non restare fanalino di coda del Paese e, quindi, dell’Europa. Per migliorare la qualità della vita, poi, le Regioni del Sud hanno necessità di una nuova classe politica rinnovata, non incline a mercanteggiare con la criminalità e il cattivo affare. Allo stesso tempo, occorre migliorare le infrastrutture, compreso quelle culturali, e rafforzare i presidi sociali e sanitari per garantire una sanità pubblica efficiente ed efficace. Serve un cambio di passo che questo Governo sta facendo, sì: ma solo indietro».
Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.