Continuano le truffe telefoniche a danno dei titolari di partita IVA. Nello specifico, com’è stato più volte segnalato dagli associati di Casartigiani Taranto, alcuni call center avrebbero contattato delle aziende, passate dal mercato tutelato a quello libero, tramite tentativi di phishing ovvero di truffa telefonica.
Questi call center avrebbero raggirato i potenziali clienti attraverso degli avvisi commerciali o delle ricerche di mercato, spacciandosi per delle note compagnie energetiche ed essendo in possesso dei dati sensibili quali il nome e cognome del titolare dell’impresa, il codice ATECO dell’attività imprenditoriale e la partita IVA.
Questo il meccanismo della truffa: nelle false proposte contrattuali il prezzo offerto è il quadruplo rispetto alla tariffa imprenditoriale, pari a 0,40-50 cent./kW oppure è pari a 0,20 cent/kW con l’aggiunta di IVA. Successivamente, dopo le varie proposte, i truffatori comunicano ai titolari di possedere il codice ATECO errato e per cui viene richiesto quello corretto. Questa richiesta di fatto avvia la truffa perché permette a coloro che hanno telefonato di acquisire il vero codice ATECO dell’azienda.
Per il coordinatore dei giovani imprenditori di Casartigiani Taranto Pierpaolo Carabotta occorre fermare, al più presto, questo fenomeno: «In questo particolare periodo in cui sono molto frequenti i passaggi dal mercato tutelato a quello libero sicuramente c’è poca chiarezza e di conseguenza c’è chi se ne approfitta, cavalcando l’onda della confusione. Ora più che mai, non è un periodo florido, soprattutto per gli imprenditori delle realtà locali; pertanto, sollecitiamo le Forze dell’Ordine affinché questo fenomeno possa arginarsi».
Sono già in corso le attività di segnalazione, da parte di Casartigiani Puglia, alle autorità competenti. La Federazione Regionale raccomanda a tutti gli associati e non, soprattutto davanti a chiamate sospette, di non fornire i propri dati sensibili ed evitare di incorrere nella frode.