La comunità di Maruggio ha un nuovo polmone verde dedicato a Nadia Toffa, la nota giornalista e conduttrice de Le Iene scomparsa nel 2019 a causa di un brutto male. Si tratta di una piazza, un nuovo spazio di aggregazione sociale nei pressi dell’area mercatale a disposizione dell’intera cittadinanza e, soprattutto, dei bambini per via della realizzazione di un moderno e colorato parco giochi con scivoli, cavallucci e altalene.
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Alfredo Longo, in particolare dall’assessore ai Lavori Pubblici l’onorevole Giovanni Maiorano, mira a valorizzare e riqualificare degli spazi abbandonati per trasformarli in nuovi luoghi di incontro e svago e, allo stesso tempo, ricordare l’impegno di Nadia Toffa nel raccontare la vicenda dell’Ilva e l’emergenza ambientale e sanitaria che da anni affligge la città di Taranto.
“Stiamo cercando di proseguire nel lavoro di riqualificazione di aree abbandonate che si trasformano in nuovi parchi, luoghi di scambio culturale e parchi attrezzati con giochi per i più piccoli. La nuova piazza, realizzata in un’area periferica del nostro Comune, è dotata di panchine, elementi di arredo urbano, illuminazione e aree verdi grazie alla piantumazione di nuovi alberi. L’obiettivo è quello di garantire ai cittadini degli spazi più vivibili ed esteticamente migliori. L’idea, invece, di intitolare questo spazio a Nadia Toffa nasce dalla volontà dell’Amministrazione di non dimenticare le tante battaglie condotte dalla nota giornalista, soprattutto quelle a tutela della salute dei bambini di Taranto e provincia. Nadia amava la nostra terra, il nostro centro storico e spesso trascorreva le sue vacanze nelle bellissime acque di Campomarino. Grazie di tutto Nadia, la nostra comunità non ti dimenticherà mai” hanno commentato il sindaco Alfredo Longo e l’assessore ai Lavori Pubblici, l’onorevole Giovanni Maiorano.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, le autorità religiose e militari oltre che i piccoli alunni della scuola dell’infanzia “Collodi”.