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Presidi tarantini a rapporto per fare il punto sulla scuola – jotv.it

Presidi tarantini a rapporto per fare il punto sulla scuola

Presidi tarantini a rapporto per fare il punto sulla scuola

Circa 60 presidi tarantini a rapporto per fare il punto sulla scuola. Si sono riuniti oggi nella sede dell’istituto comprensivo Moro-Leonida, al plesso di viale Magna Grecia, i dirigenti scolastici di ogni ordine e grado che aderiscono all’ANP, l’associazione nazionale dei presidi che a Taranto e provincia è rappresentata da Loredana Bucci. E’ stata proprio lei a chiedere al presidente regionale dell’ANP Puglia, Roberto Romito, di convocare l’assemblea, primo incontro in presenza dopo gli anni difficili del covid.
All’ordine del giorno dell’assise, la contrattazione integrativa d’istituto per l’anno scolastico 2023-2024, la situazione politico-sindacale per i dirigenti e i docenti, i concorsi in fase di avvio ed il XIII Congresso Nazionale ANP. In occasione di quest’ultimo, saranno rinnovati i direttivi dell’associazione in tutt’Italia, Taranto compresa. L’appuntamento è atteso per gennaio, ma l’intenzione di mantenere intatta la squadra regionale e, di conseguenza, quella territoriale, c’è tutta.
I vertici dell’ANP puntano a proseguire la loro attività sindacale, continuando ad esercitare il loro pressing ai tavoli istituzionali.
“Abbiamo già chiesto al governo una stabilizzazione dei dirigenti in tutte le scuole pugliesi – dichiara il presidente Romito – che oggi ancora non abbiamo e che si potrà raggiungere nel momento in cui ad ogni scuola sarà preposto un dirigente. Questo dovrebbe succedere con l’applicazione della nuova legge sul dimensionamento che dà questa sicurezza. Avremo a quel punto finalmente dirigenti incardinati per almeno tre anni nella stessa scuola, e quindi in grado di seguirne le sorti, gestendo tutte quelle attività che hanno una valenza pluriennale e non annuale. Attualmente, col problema delle reggenze, siamo costretti ad assistere ad un balletto di dirigenti che penalizza soprattutto quelle scuole che si trovano in aree considerate a rischio, nelle quali più che mai è indispensabile una figura stabile, un punto di riferimento affidabile, quale può essere un preside che non resta solo per un anno”.
I dirigenti scolastici rivendicano inoltre un adeguato riconoscimento economico per la propria attività che, soprattutto durante l’emergenza pandemica, è stata particolarmente onerosa: “Ancora siamo lontani da quanto chiediamo se ci paragoniamo ad altri dirigenti di differenti amministrazioni pubbliche. Basti pensare ad un dirigente amministrativo dell’Università, che percepisce un compenso più elevato del nostro ed ha altre responsabilità, ad esempio non è titolare delle relazioni sindacali, non è rappresentante legale dell’Università e non ha d’ufficio deleghe sul piano della sicurezza, come nel caso del dirigente scolastico. Il preside di una scuola è datore di lavoro e questo non accade in altre realtà pubbliche”.
Un aspetto positivo è perlomeno l’azzeramento del divario tra Nord e Sud per i lavoratori della scuola. “Prima – avverte il presidente regionale dell’ANP – avevamo un sistema di contrattazione regionale per cui ogni regione aveva il suo budget ed i suoi criteri di applicazione. Adesso fortunatamente non è più così. Abbiamo un unico contratto integrativo nazionale per cui il dirigente scolastico della Puglia è equiparato a quello della provincia di Sondrio, di Benevento o di Venezia, in relazione alle dimensioni della scuola. A pari condizioni, corrisponde pari retribuzione indipendentemente se si è in servizio al Nord o nel Mezzogiorno d’Italia”.
C’è però un’altra piaga. “Abbiamo una serie di dirigenti pugliesi vincitori dell’ultimo concorso – precisa Roberto Romito – che non hanno trovato posto nella nostra regione e dunque hanno dovuto spostarsi altrove. E’ chiaro che questi presidi puntano a rientrare legittimamente in Puglia, ma possono farlo soltanto alla scadenza del triennio e se ci sono posti disponibili”.
Eppure presto ci saranno nuovi concorsi. Si attende ancora il bando di uno dei due, che dovrebbe arrivare tra qualche settimana. L’auspicio dell’ANP è che si sblocchi quanto prima questa situazione di stallo.

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