Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Taranto e del N.I.L. del capoluogo ionico sono stati impegnati in diversi servizi, procedendo al controllo di alcune aziende, attività di ristorazione e bar, allo scopo di verificare la corretta applicazione della normativa vigente, soprattutto riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
In totale, sono state controllate 3 aziende, altrettanti esercizi pubblici ed un supermercato, riscontrando irregolarità in ognuna di queste e procedendo, complessivamente, alla denuncia di 5 persone. Dal controllo è emerso che 2 dei lavoratori controllati non avevano un regolare contratto di assunzione. Il totale, tra ammende e sanzioni amministrative comminate, è pari a più di 26.000 euro.
Durante i controlli, tutti effettuati a Taranto, sono state riscontrate carenze di vario genere.
In particolare, proprio per quanto previsto dalla normativa vigente in materia di contrasto al “lavoro nero”, nonché per quanto attiene alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, è stata sospesa l’attività di un’azienda, per le gravi violazioni riscontrate. Anche un’attività di ristorazione è stata sospesa, per carenze igienico-sanitarie e strutturali.
A seguito del controllo ad un supermercato, è stato deferito il datore di lavoro, che non avrebbe rispettato i propri obblighi, in merito alla “sorveglianza sanitaria”. Anche in due esercizi pubblici, poi, sono state riscontrate le medesime carenze, unitamente ad altre, in merito alla mancata formazione dei lavoratori, da ritenersi fondamentale, nell’ottica di prevenire infortuni.
Infine, in due distinti controlli, effettuati dai militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Taranto, a Laterza, sono state elevate sanzioni amministrative, per un importo complessivo di 3200 euro, per violazioni in materia ambientale, agli autisti di due autocarri, di una società impegnata nella manutenzione stradale, in quanto sorpresi con 500 quintali di rifiuti speciali, senza che gli stessi fossero stati registrati nel previsto formulario identificativo.
Si evidenzia che, per le persone segnalate all’Autorità giudiziaria, l’eventuale responsabilità penale dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la presunzione di innocenza.