Sin dall’assunzione, non avevano mai goduto dei permessi retribuiti, previsti dalla contrattazione collettiva. Si tratta della possibilità da parte del lavoratore di usufruire di alcune ore di lavoro per svolgere attività afferenti i propri interessi personali o esigenze familiari, senza perdere la retribuzione e consiste in una riduzione dell’orario che si trasforma in tempo libero da trascorrere lontano dal luogo di lavoro. Alcuni dei circa 1.750 dipendenti della Megagest S.r.l., società proprietaria e gerente dei supermercati DOK, si sono accorti di questa incongruenza e si sono rivolti all’Usb, il cui ufficio legale, nella persona dell’avvocato Mario Soggia, ha provveduto a presentare ricorso.
Di fronte alla causa avviata innanzi al Tribunale di Taranto Sezione lavoro per rivendicare un
indennizzo economico pari alle 72 ore annue di permessi retribuiti non goduti sin dall’assunzione, la Megagest si è difesa adducendo la tesi secondo cui gli stessi lavoratori avevano goduto di pause
lavorative di 15 minuti giornaliere che l’azienda riteneva sostituissero i permessi retribuiti.
Al di là della contestazione di tale ultima circostanza il Giudice del Lavoro, Dott.ssa Giulia Viesti, ha accolto la tesi dei lavoratori, secondo cui i permessi retribuiti / R.O.L. non sono
assolutamente sostituibili o assorbibili da eventuali pause dal lavoro, in quanto le pause intermedie dal lavoro hanno natura, funzione e caratteristiche diverse dai permessi retribuiti.
Come si legge nella sentenza: “Attraverso i ROL si persegue il duplice obiettivo di favorire l’occupazione e, al tempo stesso, di ridurre l’orario di lavoro, riconoscendo ai dipendenti maggior tempo libero da dedicare ai propri interessi personali e alle esigenze familiari. Diverse dai rol sono invece le pause . E’ pacifico che le pause di cui si discute sono quelle intermedie trascorse all’interno dell’azienda, da godere nei momenti di minor afflusso della clientela e previo assenso del responsabile dell’esercizio”.
Angela Lafratta, Coordinamento provinciale Usb Taranto: “Questa vittoria rappresenta un punto di partenza in un settore che è puntualmente esposto al mancato riconoscimento di alcuni diritti. Fondamentale è stata la fiducia che i lavoratori hanno riposto nel nostro sindacato, e che con determinazione, accanto a tutta l’organizzazione e con il prezioso supporto dell’ufficio legale, hanno portato avanti questa azione”.
Avv. Mario Soggia: “Con il dispositivo della sentenza di oggi si riconosce finalmente un diritto negato ai lavoratori dei supermercati DOK che il contratto collettivo ha previsto in loro favore ma che non veniva effettivamente erogato.
Ora i lavoratori godranno per il futuro delle 72 ore annue di permessi retribuiti e, coloro che hanno portato avanti la causa, hanno diritto ad un indennizzo per i permessi passati mai concessi, che va dai 3000 ai 4000 euro ciascuno”.