L’intervento di relining, ovvero di rigenerazione delle condotte che a Taranto si diramano dalla località Paolo VI fino all’ingresso dell’impalcato del Punta Penna Pizzone, procede speditamente ed è a circa metà del suo percorso. Al momento, sono in via di completamento le attività di risanamento sulla prima delle due condotte. Il complesso intervento, nei pressi di uno dei ponti su mare più imponenti d’Europa, con una lunghezza di 1.907 metri e una larghezza di 27, ha un costo di circa 27 milioni di euro, finanziati con fondi React-EU. L’operazione è cominciata a dicembre 2022 e terminerà entro la fine di quest’anno.
Il punto sullo stato dei lavori nel corso di un incontro con la stampa, alla presenza del Sindaco della città di Taranto, Rinaldo Melucci, della Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese, Francesca Portincasa e del Consigliere di amministrazione di AQP, Lucio Lonoce.
“Anche questo rilevante intervento di sostituzione di due condotte – commenta il Presidente dell’Autorità Idrica Pugliese (AIP) Antonio Matarrelli – rientra nella strategia adottata da Autorità Idrica Pugliese, orientata al raggiungimento di ambiziosi obiettivi come mai prima d’ora: ridurre le perdite nelle reti per l’acqua potabile, aumentare la resilienza e la durabilità dei sistemi idrici e realizzare le opere di Intervento di INNOVATION e DIGITAL TRASFORMATION, ovvero, digitalizzare le reti, al fine di creare una “rete intelligente”, per promuovere una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi “pre localizzando” le perdite. Questo progetto consiste nel rinnovamento conservativo di due condotte idriche, della lunghezza di circa 5.200 mt ciascuna dalla località Paolo VI, fino all’ingresso dell’impalcato del Punta Penna Pizzone, consentendo un notevole recupero idrico. La tecnica “NO DIG”, poco invasiva, consente di limitare l’impatto con le componenti paesaggistiche in quanto si interviene in un territorio costiero e vi è anche un aspetto archeologico non trascurabile.
L’acqua come risorsa da rinnovare, puntando, sì, all’efficientamento del servizio idrico integrato di recupero delle perdite, al suo razionale utilizzo ed al rinnovo delle risorse naturali ma sempre in “ottica GREEN”, senza pregiudicare il patrimonio idrico, l’ambiente, l’agricoltura, pensando al
presente ma anche e soprattutto per restituire alle generazioni future una qualità di vita ecosostenibile. Autorità Idrica non si sottrae alla sfida e continua a finanziare opere di grandissima caratura che segnano un cambio di passo nella gestione.
Investimenti, progetti pensati e finanziati dall’Europa e dal PNRR che Autorità ha saputo intercettare ed utilizzare, sempre al servizio dei cittadini”
“Questo intervento è l’ennesimo segnale di interesse che AQP lascia sul nostro territorio – le parole del sindaco Rinaldo Melucci – migliorando la qualità di un servizio essenziale e in grado di definire il livello di civiltà raggiunto da una comunità. La società idrica è presente con diversi cantieri in città, raccogliendo le nostre sollecitazioni sulla necessità di elevare gli standard offerti, e a fronte di qualche disagio stiamo rivoluzionando i servizi a totale beneficio dell’utenza”.
“È un’opera di grande pregio ingegneristico – commenta la Direttrice Generale di AQP, Francesca Portincasa – Siamo orgogliosi dell’adozione di soluzioni innovative e di attrezzature di alta tecnologia che porteranno a un risultato efficace senza causare disagi ai cittadini di Taranto nell’erogazione del servizio. Non solo, abbiamo adottato quella che si è ritenuta la tipologia di intervento meno invasiva sul territorio, ma comunque notevolmente efficace nei risultati finali, quella no dig”.
La tipologia di intervento adottata, appunto di tipo no dig, e quindi “senza scavo”, consente di limitare i tempi di intervento e al contempo di ridurre al minimo o eliminare completamente, le problematiche dovute alle interferenze anche in termini di viabilità, di ridurre l’impatto dell’intervento con l’ambiente circostante e limitare i potenziali disservizi all’erogazione della risorsa idrica. AQP ha, infatti, garantito l’approvvigionamento idrico, nel corso dei lavori. In quest’ottica, l’intervento è stato suddiviso in più parti: viene, quindi, eseguito operando su una sola condotta per volta.
Nello specifico, l’innovativo metodo di relining prevede l’inserimento, all’interno delle due condotte in acciaio, di tubi in polietilene strutturale della lunghezza di circa 5,2 chilometri, con l’obiettivo del risanamento completo delle condotte e del rinnovamento funzionale. Ciò garantirà un risparmio generale in termini di risorsa idrica e una ottimizzazione della funzionalità delle opere, con notevoli miglioramenti gestionali e un nuovo termine temporale di vita utile dell’infrastruttura.
“Sono condotte di adduzione di importanza strategica per l’alimentazione idrica del centro urbano della città e delle zone periferiche di Talsano – Lama – San Vito – dichiara il Consigliere di amministrazione di AQP, Lucio Lonoce – con un bacino di utenza stimato in circa 100.000 abitanti. I lavori procedono secondo cronoprogramma e questo testimonia l’impegno dell’azienda nello scongiurare interruzioni nell’esercizio”.