Una sanità più a misura d’uomo e più vicina ai bisogni delle persone.
CGIL, CISL e UIL Taranto partendo da questo intendimento e dall’impegno dettato dal protocollo regionale del 2 maggio scorso tra Regione Puglia e sindacati, oggi presentano le loro proposte e il loro piano d’azione in riferimento al Piano di Riordino Ospedaliero e all’offerta sanitaria territoriale.
Il tutto avviene simbolicamente proprio sotto la sede dell’ASL di Taranto, con cui i sindacati confederali sono pronti a confrontarsi a patto che la voce dei cittadini (lavoratori, disoccupati e pensionati) venga finalmente tenuta da conto in vista di obiettivi sempre più sostenibili.
La sostenibilità è per noi tutto ciò che risponde alle esigenze di benessere dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda e non vi è sostenibilità di fronte all’impossibilità di accedere alle cure, all’assistenza o al sostegno con tempi e servizi degni – dicono Giovanni D’Arcangelo, Gianfranco Solazzo e Pietro Pallini rispettivamente segretari generali di CGIL, CISL UIL territoriali.
Per tale ragione il pressing sull’autorità sanitaria locale non si limita all’indirizzo, ma si trasforma in un vero e proprio piano integrato di azioni che CGIL, CISL e UIL intendono sostenere e trasformare in pratica.
Dopo tutte le denunce delle operatrici e degli operatori della sanità, i sindacati provano a dare risposte alla comunità ma anche ai lavoratori del settore sempre più pressati dall’emergenza post pandemica che ha di fatto ingolfato le strutture per i piani di screening preventivi, e da una atavica carenza di personale.
I medici fuggono dalle strutture pubbliche prese d’assalto dove il rischio di aggressioni è sempre più alto e la sanità perde ogni tipo di connotazione umana.
Per questo – dicono i segretari generali – facciamo delle proposte concrete che servono anche a disinnescare i corti circuiti che tragicamente stiamo registrando in questi anni, per tornare ad essere la sanità che cura, protegge, tutela la salute ma anche la dignità degli uomini e delle donne di questa terra.
Per questo il Piano di CGIL, CISL, UIL Taranto punta sul potenziamento della rete territoriale di assistenza socio sanitaria integrata, su un programma straordinario di assunzioni del personale per tentare anche di alleviare il peso delle ormai tristemente note liste d’attesa, sul monitoraggio costante della rete ospedaliera per verificare la reale corrispondenza tra esigenze di specializzazione e posti letto; sull’attuazione degli investimenti PNRR (misure 5 e 6) in merito alla “non autosufficienza” e invecchiamento attivo.
Sono i punti di arrivo – spiegano ancora D’Arcangelo, Solazzo e Pallini – Misure che vanno supportate soprattutto da un numero adeguato di professionisti sanitari qualificati a sanare l’emorragia di malati cronici e acuti che spesso arrivano al Servizio Sanitario Pubblico a causa di una assenza di screening, educazione sanitaria e promozione di corretti stili di vita e a volte un disimpegno anche delle strutture private accreditate.
La bussola della sanità pubblica secondo CGIL, CISL e UIL Taranto deve tornare a puntare su questi punti cardinali, anche nell’ottica di un’efficienza e maggiori risparmi, ma non sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori del comparto.
Sono temi per noi non più rinviabili – dicono – che esigono responsabilità che noi siamo pronti ad assumerci con la determinazione e la convinzione che serviranno a far sì che questo piano non resti solo un proposito ma un nuovo modello di sanità pubblica e accessibile a tutti.
CGIL, CISL e UIL reiterano la richiesta all’ASL di Taranto a dare seguito al percorso specificato dal protocollo regionale del 2 maggio scorso.