“I picchi di benzene si ripetono da mesi. Taranto continua a subire le emissioni velenose dell’acciaierie alle quali il governo Meloni si appresta a concedere nuove proroghe, nonostante Mittal e lo Stato non siano in grado di ottemperare alle prescrizioni Aia entro il 23 agosto.
Come sta scritto chiaramente sull’Autorizzazione ambientale da anni. Termine che l’Ue si attende che sia rispettato: 23 agosto.
L’ordinanza del sindaco Melucci assegna oggi ad Acciaierie d’Italia 30 giorni di tempo per individuare le fonti emissive. Il benzene è uno dei problemi. Affrontarlo con strumenti normativi può servire. E’ un segnale forte. Senza le risposte richieste, lo stabilimento dovrà chiudere entro 60 giorni. Dei picchi di benzene se ne occupa anche un esposto in Procura presentato da alcuni cittadini, va ricordato. Io sono e resto per la chiusura dello stabilimento ex Ilva di Taranto, senza se e senza ma. Al di là di procedure e passi formali da compiere”, scrive Rosa D’Amato, eurodeputata dei Verdi Europei.